Negli ultimi giorni siamo stati più volte “miracolati”: molti colleghi hanno subito gravi danni dalla grandine e dal vento a causa delle intemperie che si sono abbattute sulla nostra zona (ma anche in altre parti d’Italia sappiamo che i danni sono stati gravi).
Il tutto mentre in paesi come il Canada le temperature hanno raggiunto i 50° causando centinaia di decessi.
Dopo due anni di fila in cui una grandinata ci ha rovinato parte del raccolto, ora ad ogni nube troppo scura e ad ogni pioggia un po’ troppo forte sale la preoccupazione. Proprio nelle settimane per noi più intense di tutto l’anno, in cui i trapianti delle colture invernali si sommano alla raccolta di mirtilli, ribes e di tutte le verdure da frutto (oltre a zucchine e cetrioli sono iniziati anche i pomodori e le melanzane), il tutto viene complicato da un meteo imprevedibile che rallenta i lavori e crea qualche disagio nel migliore dei casi.
Noi piccoli agricoltori non abbiamo tutele o sussidi, che sono riservati a che coltiva molti ettari, magari a monocoltura, abbiamo solo un’assicurazione privata per i mirtilli (per gli ortaggi non esiste nemmeno!) per il resto ci rimangono le preghiere che vada tutto bene.
Questi sono i momenti in cui ci si fa prendere dallo sconforto e a volte il pensiero di “mollare tutto” per cercare qualcosa di più sicuro si fanno strada insieme alla stanchezza.
Grazie a tutti coloro che ci hanno subito chiesto se noi e i nostri orti stavamo bene: per ora la risposta è si, va tutto bene e speriamo che resti così!